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LEH, ALCHI, LAMAYURU, NUBRA VALLEY, INDUS VALLEY, PANGONG LAKE
TRIANGOLO D’ORO 5 NOTTI: DELHI, AGRA, CHOMU & JAIPUR
L’ITINERARIO PROPOSTO RAPPRESENTA SOLO UNA DELLE MOLTE COSTRUZIONI POSSIBILI. POSSIAMO SOSTITUIRE TAPPE OD ARRICCHIRE IL VIAGGIO A PIACIMENTO. TUTTE LE NOSTRE PROPOSTE SONO SU MISURA,
QUELLO CHE SEGUE E’ UN ESEMPIO TRA MILLE VIAGGI POSSIBILI.
Dai principali aeroporti italiani
*Eventuali supplementi in base alla stagionalità e promozioni del momento saranno calcolati in fase di elaborazione del preventivo
tutti i trasferimenti, sistemazione in hotel con trattamento di mezza pensione, auto Toyota Innova (o analoga) con autista e guida a seguito parlante lingua inglese in Ladakh (auto non climatizzata in Ladakh), guide locali parlanti italiano da Delhi in poi con eccezione per Churu e Samode dove parlano inglese (auto climatizzata da delhi), treno Delhi/Agra, tasse locali e di servizio, Ladakh govt. environment fee of – inner line permit fee for nubra, ingressi ai musei da Delhi in poi, 1 pranzo in abitazione tradizionale locale ospiti di una famiglia Ladhaka, ingressi nei musei/monumenti da tabella da Delhi in poi.
i biglietti aerei internazionali italia/delhi a/r e domestici delhi/leh a/r (a partire da € 1.200,00 per persona, quote dipendenti dal periodo del viaggio e dall’anticipo con cui viene confermato il viaggio), gli ingressi in Ladakh (considerare circa € 30,00 per persona), i pasti non menzionati e comunque le bevande ai pasti; spese di natura personale; visti turistici (v.specifica); mance (se i servizi delle guide e l’autista sono di vostra soddisfazione si consiglia almeno una mancia di € 10,00 al giorno, sia per la guida che per l’autista); quanto non indicato alla voce “le quote comprendono”.
VISTO TURISTICO INDIA: da richiedere prima della partenza (si consiglia almeno 10/15 giorni prima) tramite il portale indicato. il costo (pagamento online con carta di credito) è di 25,00 usd per soggiorno di durata fino ad 1 mese.
Si considera volo notturno con arrivo a Delhi di primo mattino del secondo giorno. Giunti a Delhi è necessario fare dogana e spostarsi al terminal dei voli domestici, seguirà volo di circa 1 ora e mezzo per Leh, capitale del Ladakh.
Disbrigo delle formalità doganali e ritiro bagagli. Arrivo all’aeroporto Kushok Bakula e trasferimento in hotel. E’ consigliato un po’ di riposo, perché possiate abituarvi all’altitudine della città (3.500 mt. slm). La vostra guida vi incontra in hotel per una passeggiata introduttiva nella città vecchia. Il bazaar e la bella strada pedonale che l’incornicia è l’approccio migliore per voi, stanchi dal lungo viaggio e con la testa un po’ “vuota” a causa dell’altitudine, per riprendere energia! Cena e pernottamento in hotel.
Pernottamento in hotel: SERA COURTYARD LEH o similare
Ora siete pronti per l’avventura! Giornata dedicata alla visita della città e dei suoi dintorni. Ecco la proposta per oggi: la maestosa Shanti Stupa, un’imponente struttura costruita nel 1985 da una comunità buddhista giapponese e inaugurata dal Dalai Lama. Successivamente, potrete visitare il monastero Shankar Gompa, un antico monastero costruito nel 1780 che funge da residenza per l’Abate di Spitok, il Lama più importante del Ladakh. All’interno del monastero si trova la magnifica sala di preghiera dunkhang, che ospita importanti figure del buddhismo tibetano, come la statua di Avalokiteshwara, il Buddha della compassione con mille braccia e mille occhi, Tzonkapa, il fondatore della scuola Gelugpa dei “berretti gialli”, il Buddha Sakyamuni (Buddha del presente), Maitreja (Buddha del futuro) e Manjushri, il Buddha della conoscenza con la spada alzata nella mano destra (simbolo della vittoria sull’ignoranza) e il loto nella mano sinistra (simbolo della conoscenza). All’interno del monastero potrete anche visitare una biblioteca e una sala decorata con affreschi che rappresentano le regole di vita dei monaci. Troverete anche una statua unica nel suo genere del dio femminile Durgar, che simboleggia la sconfitta del male e delle malattie. Durante la visita, avrete l’opportunità di ammirare anche il Monastero Chowkang, che si affaccia su un ampio cortile dietro il bazaar principale, e la Grande Moschea Jama Masjid, eretta nel 1666 dall’Imperatore Moghul Aurangzeb. Dall’alto del suo minareto, potrete godere di una vista panoramica sulla città. Cena e pernottamento presso l’hotel SERA COURTYARD LEH o similare.
Dopo colazione, partirete per Alchi, che si trova a 68 km di distanza. Lungo il percorso, avrete l’opportunità di visitare il Monastero Spituk, fondato nel 11º secolo da Od-De, e ammirare la confluenza dei fiumi Zanskar e Indus, i due principali fiumi del Ladakh. Il Monastero Spituk è il Gompa più importante della regione, poiché funge da sede del potere amministrativo per tutti i monasteri della zona. Costruito nell’XI secolo e successivamente ampliato nel XV secolo, è situato su una parete rocciosa che domina la Valle dell’Indo e i suoi accessi da est e ovest. È stato un centro di diffusione della dottrina dei “berretti gialli”, e al suo interno troverete antichi Thangka e maschere per le danze Chang, oltre a statue del Buddha Sakyamuni (il Buddha del presente), Avalokiteshwara (il Buddha della compassione), Tzonkapa (il fondatore dei “berretti gialli”) e una sala dedicata alla divinità femminile Tara.
Successivamente, visiterete il magnifico Palazzo Reale di Basgo, costruito nel XVII secolo e attualmente parzialmente distrutto. All’interno del palazzo, troverete un piccolo tempio buddhista con una splendida statua d’oro e rame di Buddha Maitreya e affreschi interessanti. Nelle vicinanze si trova anche il Monastero di Likir, il cui antico nome Lukill significa “il luogo del serpente che dorme”. Fondato nell’XI secolo, l’edificio attuale risale al 1605, quando il lama Drupwang ricevette un’area dal re Lhachen Gyalpo per costruire un luogo di preghiera. Il monastero ricorda nella sua struttura il Potala di Lhasa e ospita circa 100 monaci. Al suo interno, custodisce statue di Buddha Sakyamuni, Maitreya e del maestro tibetano Tzonkapa, insieme a una collezione di thangka del XVI secolo. Nel cortile del monastero si erge una grande statua di Yamantaka, il Protettore, rivestita di lamine d’oro, vigilata da un monaco che intona mantra per allontanare le forze del male. Inoltre, troverete una maestosa statua di Buddha Maitreya, alta 14 metri.
Nel pomeriggio, arriverete ad Alchi e visiterete i meravigliosi affreschi e le sculture lignee risalenti a oltre 1.000 anni fa del Monastero di Alchi. Questo monastero è considerato uno dei sette monumenti più belli dell’India e fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Alchi, che significa letteralmente “bocca chiusa”, deve il suo nome alla leggenda secondo cui il messaggero del re visitò il villaggio per reclutare uomini per l’esercito, ma tutti si nascosero nelle loro case e il villaggio sembrò vuoto e muto agli appelli del messaggero, da qui il suo nome. Il monastero di Alchi si distingue dagli altri monasteri della regione perché si estende su un terreno pianeggiante anziché essere arroccato su un’altura. La protezione del fiume Indo da un lato e delle alte mura fortificate dall’altro era considerata sufficiente. Il grande traduttore Rinchen Tzangpo Lotsawa, nel XI secolo, reclutò numerosi artisti per la costruzione del complesso. All’interno, troverete cinque templi, il più interessante dei quali è il Sumtsek (“Sum” significa “tre” in tibetano e “tsek” significa “piani”), dove il numero tre, sacro nella simbologia buddhista, si ripropone in varie forme. Il tempio è costruito con argilla cruda e legno, con fondamenta in pietra, e presenta uno stile architettonico tibetano con decorazioni in legno e intagli sulla facciata in stile kashmiri. Nelle tre nicchie della sala principale, troverete grandi statue di stucco interamente dipinte raffiguranti Buddha Avalokiteshwara (il Buddha della compassione), Maitreya (il Buddha del futuro) e Manjushri (il Buddha della conoscenza). Le pareti interne sono ricoperte di mandala multicolori, rappresentando lo splendente universo interiore e spirituale, mentre le pareti esterne sono bianche e prive di decorazioni, rispecchiando l’involucro corporeo che, secondo la legge buddhista, deve essere semplice ed essenziale. Gli altri quattro templi presenti nel complesso sono Vairocana, Lotsawa Lhaklhang, Manjushri e Soma Lhakhang. Tutto intorno, campi di orzo e un vivace mercato creano un’atmosfera affascinante. La giornata si concluderà tra le bancarelle accoglienti di Alchi, che sembra catapultarvi nel Medioevo… Cena e pernottamento in hotel nei pressi di Alchi: ZIMSKHANG HOLIDAY HOME o similare
Proseguendo il viaggio verso il confine con il Kashmir, potrete goderti un’emozionante esperienza attraverso le meraviglie naturali del Ladakh. La strada per Lamayuru, distante circa 70 km, vi condurrà tra maestose montagne rocciose, impetuosi torrenti, profonde gole, rigogliose oasi, villaggi pittoreschi e campi di colza. Una volta arrivati a Khalsi e superato il check-point militare, abbandonerete la valle dell’Indo per intraprendere una panoramica strada che si snoda tra pareti di roccia a strapiombo, conducendoti verso il Fatu La, situato a un’altitudine di 4.147 metri: la porta d’ingresso verso il Kashmir.
A pochi chilometri dal passo, potrete ammirare il suggestivo Monastero di Lamayuru, arroccato su un picco color ocra e affacciato sul bacino di un lago glaciale prosciugato. Lamayuru, noto anche come “la città dei lama”, è il più antico monastero del Ladakh, risalente al X secolo. Questo luogo ha visto il grande maestro Naropa trascorrere oltre un anno in meditazione eremitica prima dell’anno 1.000. Fu qui che Rinchen Tzangpo edificò il monastero. Durante i mesi di Luglio e Settembre, centinaia di monaci si riuniscono per festival di preghiera e meditazione, durante i quali si esibiscono le danze Cham nel cortile principale del Gompa. All’interno del tempio Sengesang, il più antico, troverete una preziosa statua di Buddha Vairocana (il Buddha della meditazione), mentre nel tempio principale, protetta da un vetro, potrai ammirare la grotta Naropa con tre importanti statue: Naropa, Tilopa e Milarepa, i tre guru fondatori della scuola dei “berretti rossi”. La “Città dei Lama” ospita circa 150 monaci appartenenti alla scuola Kargyupa-Digumpa, oltre ai pellegrini che la visitano.
Scoprite la meravigliosa Valle di Dunbra, che, nonostante si trovi in una delle regioni più inaccessibili, desertiche e remote del Ladakh, nasconde un vero e proprio “giardino verde”. Per accedere a questa valle, è necessario ottenere un permesso dalle autorità militari di Leh, poiché l’intera area è sotto il controllo militare, confinando sia con il Pakistan che con la Cina.
Il percorso asfaltato si snoda attraverso un paesaggio sempre più roccioso e desertico, offrendo scorci mozzafiato sulla valle di Leh. Dopo aver superato il check-point militare di South Pullu, potrete osservare i pascoli di Yak che si concentrano intorno a piccoli laghetti glaciali. Salendo fino a 4.500 metri di altitudine, noterete l’oasi di Leh in lontananza e lo Stok Range, una maestosa catena montuosa dell’Himalaya. Continuando l’ascesa, raggiungerete i 5.000 metri, dove la strada si insinua tra ghiacciai, e a 5.500 metri, i bordi della strada sono coperti di neve. Infine, un ultimo tornante vi porterà al punto più alto del mondo raggiungibile in auto: il Khardung La, a 5.603 metri di altitudine. Vi troverete letteralmente in cielo!
Dall’alto del Khardung La, potrete ammirare uno spettacolare panorama con le vette innevate del Karakorum a nord, che superano i 7.000 metri di altitudine, e il Golden Trone a nord-ovest, che raggiunge i 7.282 metri. Questi maestosi picchi, i ghiacciai e le gole profonde raccontano la magnificenza dell’Himalaya. Qui troverete una baracca militare, un piccolo tempio dedicato alle divinità induiste e icone buddhiste, insieme a bandierine di preghiera. Fermatevi un attimo per prendervi il tempo di apprezzare la vista, piantate la vostra bandierina e ringraziate per questa straordinaria esperienza. Durante l’estate, le temperature variano da zero gradi a un massimo di 10, a seconda delle condizioni meteorologiche.
Superato uno sperone roccioso a forma di arco chiamato India Gate, arriverete a North Pullu, da dove la strada scende attraverso ampi tornanti nella Valle di Nubra, aperta al turismo solo dal 2010. State seguendo l’antica Via della Seta che collegava l’Asia Centrale con il Sud Asiatico. Lungo il percorso, incontrerete il fiume Shyok, che si perde tra mille rivoli tra le dune sabbiose che caratterizzano il suo letto. L’altro fiume della valle è il Nubra, che ha origine dal ghiacciaio Siache. I due fiumi si uniscono in un luogo chiamato Khalsar.
Arrivando nel remoto villaggio di Hunder, scoprirete un’oasi incantevole nel suggestivo deserto dunale “freddo”. Come astronauti, vi sembrerà di toccare un “altrove” che non sembra far parte del nostro pianeta. Potrete persino galoppare tra le dune a dorso di cammello e chiedervi se tutto ciò sia un sogno o la realtà. Hunder ospita un importante Gompa del XV secolo, dove troverete una statua di Buddha Maitreya alta 6 metri, Avalokiteswhara e il grande riformatore Tzonkapa, insieme a affreschi murali unici. All’ingresso del Gompa, dipinti in bianco e nero raffigurano sepolture nel cielo, divinità terrificanti e immagini di Buddha Sakyamuni, oltre a rappresentazioni di monasteri del Tibet, tra cui il Tashilumpo di Shigatze.
Alloggerete in un campo tendato (con servizi privati) per la notte. Vi consigliamo di cogliere l’opportunità di fare un’escursione in dromedario nel deserto, a un’altitudine di 5.000 metri. Il costo di questa esperienza unica è irrisorio rispetto alla bellezza che ti attende. Cena e pernottamento presso Elysium Camp.
La giornata odierna è dedicata alla visita di Distik, il capoluogo della Valle di Nubra, situato a un’altitudine di 3.145 metri. Qui si erge il magnifico Monastero di Distik, uno dei gioielli della valle. Il Gompa sorge sulle rovine dell’antico Palazzo Reale, testimone dei vari regni che esistevano prima dell’unificazione del Ladakh: Ladakh, Zanskar, Nubra e Chang Tang.
Il Monastero di Distik fu fondato nel 14° secolo da Changzem Tserab Zangpo, discepolo di Tsong Khapa, il fondatore dell’ordine Gelugpa (conosciuti come i “berretti gialli”). Oggi ospita centinaia di monaci che appartengono a questo ordine. All’interno del Gompa, la Gonghang (sala dei protettori) custodisce un’imponente immagine di Mahakala, una divinità terrifica e simbolo del potere. Troverete anche una biblioteca e una sala dedicata a Tara, la divinità femminile, dove sono presenti statue decorate con oro e pietre preziose. Tara, nata da una lacrima del Buddha della compassione, è rappresentata in due forme: Tara bianca, dispensatrice di vita, e Tara verde, madre di tutti i Buddha.
Una delle attrazioni più imponenti di Distik è una gigantesca statua di Buddha Maitreya (Jampa) alta 32 metri, situata ai piedi del monastero e rivolta verso la valle. Costruita nel 2006, è stata consacrata dal Dalai Lama nel 2010. Dalla sommità del monastero, potrete godere di una vista straordinaria, con i sinuosi serpenti d’acqua che accarezzano le dune sabbiose del letto del fiume Shayok, che si estende fino a 7 chilometri di larghezza!
Dopo aver esplorato Distik, superando piccoli insediamenti, farete ritorno al villaggio di Surmur, situato alla confluenza dei fiumi Shayok e Nubra. Cena e pernottamento presso il campo tendato Elysium Camp.
Dopo colazione ritorno a Leh. Arrivo a Leh intorno all’ora di pranzo. Pomeriggio libero. Cena e pernottamento presso l’hotel Sera Courtyard Leh.
Godetevi un’altra memorabile giornata tra i cieli del Ladakh visitando alcuni dei più bei monasteri ma anche abitazioni locali nella suggestiva Valle dell’Indo. Inizierete con una visita al Palazzo Reale di Shey, che era la residenza estiva dei reali. Il nome Shey significa “specchio”, poiché secondo la leggenda il re chiese agli abitanti del luogo di scavare un lago in modo che il suo palazzo potesse essere riflesso, raddoppiandone così la bellezza. Fondato nel XI secolo e ampliato nel XVI secolo, il palazzo ospita una delle statue di Buddha Maitreya più grandi del Ladakh. Questa statua, alta 12 metri e interamente placcata in oro, fu commissionata dal figlio del re Singe Namgyal. Lungo le pareti della stanza che ospita la statua, troverete affreschi risalenti al 1650 raffiguranti Sakyamuni, protettori e maestri indiani dell’XI secolo. Dal tetto del palazzo, potrete godere di una bellissima vista sulla valle.
Successivamente, raggiungerete il Monastero di Hemis, il monastero più famoso dell’intero Ladakh. Mentre vi avvicinerete attraverso l’altopiano verso la gola che si insinua tra le montagne, vedrete lunghi muri di preghiera chiamati “man tang” con migliaia di pietre scolpite con il famoso mantra “OM MANI PADME HUM”. Il monastero si trova a un’altitudine di 3.800 metri ed è anche conosciuto come il “luogo solitario del compassionevole”. Costruito nel XIII secolo, ancora oggi è visibile la grotta di meditazione del suo fondatore, Gotsan Pa. Gli edifici attuali risalgono al XVII secolo e furono fondati da un monaco di nome Tagtsan Grepa, su invito del re del Ladakh, Senge Namgyal. All’ingresso principale, si apre un immenso cortile per le danze cham con i pali della vittoria che simboleggiano la vittoria del buddhismo sulla religione Bon. All’interno della sala delle preghiere comuni (dunkhang), troverete la statua di Buddha Sakyamuni e alcune stupa ricoperte d’oro, argento e pietre preziose. Nella “stanza d’onore”, sono esposte le statue dei principali guru drukpa. In una stanza adiacente si erge una statua di Padmasambhava alta quasi 10 metri, vigilata giorno e notte da un monaco che canta mantra di preghiera in onore del grande maestro. La storia del monastero è indissolubilmente legata al suo popolare festival, che si svolge ogni anno tra Giugno e Luglio.
Il prossimo monastero che visiterete è il Monastero di Matho, situato ai piedi della catena montuosa dello Stok, che domina l’intera Valle dell’Indo con i suoi ghiacciai che superano i 6.100 metri di altezza. Risalente al XVI secolo, è l’unico monastero del Ladakh appartenente alla scuola Sakyapa, che segue direttamente gli insegnamenti di Buddha Sakyamuni e il monastero di Sakya in Tibet. I Lama che reggono questo monastero, a differenza di tutte le altre scuole, si sposano e i loro figli li succedono come capi dei monasteri, quindi la successione avviene per discendenza diretta anziché attraverso la reincarnazione. Matho è famoso per il festival che si svolge tra Febbraio e Marzo, durante il quale i monaci, presi da una trance spirituale, corrono come impazziti e compiono acrobazie, proclamando profezie ai quattro venti. Nel Buddhismo Tibetano, sono riconosciute quattro scuole:
La Scuola NINGMAPA, che fa riferimento a Padmasambhava (VII secolo d.C.) e alle sacre scritture, adottando pratiche tantriche.
La Scuola KARGYUPA, che tramanda la conoscenza e la filosofia oralmente (XI secolo), è la scuola dei “berretti rossi” legata al tantrismo.
La Scuola SAKYAPA, che si riferisce ai monaci guerrieri del monastero Sakya in Tibet (XIII secolo d.C.): questa scuola è praticata proprio nel Monastero di Matho.
La Scuola GELUGPA, fondata da Tsongkhapa nel XIV secolo ed identificata con la scuola dei “berretti gialli”, che fa riferimento alle sacre scritture e alla conoscenza approfondita dei testi sacri.
Successivamente, visiterete il Palazzo Reale di Stok, che era la residenza estiva dei reali ed è risalente al XVIII secolo. Il palazzo dispone di 80 stanze ed ospita un interessante museo con oggetti della famiglia reale, costumi, gioielli e una collezione di thanka risalenti al XVII secolo. Le visite proseguiranno con il Monastero di Thiksey, uno dei più grandi gompa del Ladakh. Fu lo stesso Tsongkhapa, il riformatore del buddhismo tibetano, a predire che qui sarebbe sorto un importante monastero, e fu uno dei suoi discepoli a fondarlo nel XIV secolo. Il monastero ospita oltre 100 monaci della scuola Gelugpa (i “berretti gialli”). Sul tetto del monastero si trova l’antica biblioteca con una statua di Buddha Maitreya e alcuni lama Gelugpa insieme a preziosi testi sacri. All’interno del dunkhang, trovereiùte splendide colonne di legno scolpite e statue del Buddha Sakyamuni. Nella sala interna, potrete ammirare affreschi raffiguranti scene di sepoltura celeste. Infine, farete ritorno a Lah per la cena e il pernottamento presso l’hotel SERA COURTYARD LEH.
Dopo la prima colazione partirete alla scoperta del Lago di Pangong (Pangong Tso) attraverso il suggestivo Passo Changla e i villaggi di Durbuk e Tangtse. Lungo il percorso, visiterete il Monastero di Chemrey, situato su una collina a quota 4.000 metri. Ammirerete la bellezza mozzafiato del Lago Pangong, che cambia colori più volte al giorno e si estende per 140 chilometri circondato da maestose montagne. dedicherete il pomeriggio all’esplorazionse di questo straordinario territorio e visiterete un villaggio nomade nelle vicinanze. Cena e pernottamento presso il campo tendato il Martsemik Camp.
Mattina a disposizione per passeggiare sulle sponde di questo meraviglioso lago. Nel pomeriggio rientra a Leh. Pomeriggio a disposizione per godervi il bel centro cittadino con le sue botteghe. Cena e pernottamento.
Trasferimento in aeroporto e volo per Delhi. Arrivo a Delhi tra le 07:00 e le 09:00 del mattino. Vi accoglierà il vostro assistente in aeroporto e sarete trasferiti a Delhi, dove incontrerete la vostra guida parlante italiano. Durante il tour della città, avrete l’opportunità di visitare molte delle attrazioni principali. Potrete ammirare l’esterno imponente del Red Fort e la grande moschea di Jama Masjid, che è la più grande d’Asia. Successivamente, esplorerete il vivace bazar di Chandni Chowk e visiterete il complesso di Qutab Minar, la tomba dell’Imperatore Moghul Humayun e il tempio Sikh chiamato “Gurudwara Bangla Sahib”. Durante il tragitto in auto, potrete osservare l’architettura anglo-coloniale dell’area governativa di Delhi, che comprende il Rajpath, il Palazzo Presidenziale e la sede del Parlamento chiamata Sansad Bhavan. Avrete anche l’opportunità di ammirare l’India Gate. Farete successivamente una sosta per visitare il “Lotus Temple”, che è una casa di meditazione aperta a persone di tutte le fedi. Alla fine della giornata, cena e pernottamento saranno presso un magnifico Heritage Hotel situato nel cuore della città vecchia: l’ HAVELI DHARAMPURA hotel.
Trasferimento alla stazione ferroviaria e partenza in treno veloce alla volta di Agra. Il vostro assistente locale vi accoglierà al vostro arrivo. Inizierete la giornata visitando l’Agra Fort, un’imponente fortezza di pietra rossa costruita dal sultano moghul Akbar nel 1565. Successivamente, esplorerete la città vecchia con la guida, ammirando il mausoleo Itmad ud Daulah sulle rive del fiume Yamuna e il Forte di Sikandra, dove riposa l’Imperatore Akbar. Agra ospita una comunità significativa delle “Missionarie della Carità” di Madre Teresa, e se lo desiderate, potrete visitare uno dei loro orfanotrofi. Nel pomeriggio, avrete l’opportunità di ammirare il tramonto al Taj Mahal, un mausoleo di marmo bianco dedicato alla memoria della moglie dell’Imperatore Shah Jahan, Mumtaz Mahal. Il Taj Mahal è considerato una delle Sette Meraviglie del Mondo ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Ritornerete in hotel per cena e pernottamento.
Partenza da Agra dopo la prima colazione in hotel, in direzione di Jaipur. La prima tappa del viaggio sarà Fatehpur Sikri, un’antica città costruita dall’imperatore Akbar che la scelse come capitale dell’Impero per un breve periodo (1571-1585). Questo luogo è famoso perché un santone Sufi predisse all’imperatore che avrebbe avuto un erede maschio. Oggi, Fatehpur Sikri rappresenta un meraviglioso esempio di arte indo-islamica, con la sua moschea Jama Masjid che custodisce le spoglie del santone, oltre a numerosi splendidi palazzi come Buland Darwaza, il Palazzo di Jodha Bai, Birbal Bhawan e il Panch Mahal.
Dopo la visita a Fatehpur Sikri, si proseguirà verso Samode/Chomu, nelle vicinanze di Jaipur. Prima di arrivare in città, farete una breve sosta ad Abhaneri, che ospita una delle più sorprendenti e profonde cisterne a gradoni dell’India. Questa cisterna prende il nome dal suo costruttore, il re Chand, vissuto nel VII secolo. Con i suoi 3.000 gradini, collega 13 livelli e raggiunge una profondità di 30 metri. Secondo la leggenda, la cisterna fu costruita in una sola notte dagli spiriti. Di fronte ai gradoni si trova il tempio di Harshat Mata, risalente all’VIII secolo. A Abhaneri non è prevista la presenza di una guida (a Fatehpur Sikri avrete la stessa guida che vi ha mostrato Agra).
Per la notte, vi soggiornerete in un palazzo storico per respirare l’atmosfera di un tempo: il Chomu Palace, situato nell’omonimo villaggio. Qui potrete godere della cena e pernottare in un’ambientazione unica.
La mattina successiva, potrete dedicare del tempo alla visita di Samode, una piccola cittadina dal fascino unico. L’attrazione principale è il Palazzo del Maharaja, con la sua splendida sala delle udienze private. Mentre si percorrono le stradine che si snodano intorno al palazzo, si entra in una dimensione antica e surreale, un salto indietro nel tempo che ci porta in un’atmosfera medievale. Le botteghe operose e i vivaci vicoli brulicanti di artigiani, falegnami, fabbri e soffiatori di bracciali in vetro animano il villaggio. Da non perdere il bellissimo parco del Maharaja, il Samode Bagh, con pavoni e fiori tropicali. Un’altra tappa imperdibile è la visita al Tempio dedicato a Lord Hanuman, un gioiello fuori dagli itinerari turistici comuni. Questo tempio, frequentato da molti pellegrini e abitato da molte scimmie, rappresenta la divinità dalla sembianza di una scimmia che era il capo dell’esercito di scimmie che salvò Sita, moglie di Rama, dalle grinfie del demone Ramana. La visita al Palazzo e ai Giardini di Samode sarà guidata dal personale del Samode Palace, con una guida che parla inglese. Per la visita al tempio non è prevista una guida.
Durante il viaggio verso Jaipur, raggiungerete una delle principali attrazioni della città, il Forte Amber, che fu la residenza di molte dinastie di Rajput, i maharaja guerrieri, dal XII secolo fino alla metà del 1700. La tortuosa strada fortificata che conduce al forte sarà percorsa a dorso d’elefante. Il Forte Amber è splendido, e la guida che vi accompagnerà parlerà italiano (la stessa guida che avrete a Jaipur). Successivamente, visiterete i Templi di Galta, una serie di edifici costruiti nel XVIII secolo e situati in una stretta e pittoresca gola, popolata da numerosi macachi. Qui si trova anche una fonte che sgorga da una roccia, con la forma che ricorda il muso di una mucca (gomukh). Secondo la leggenda, si tratterebbe di una sorgente con virtù miracolose, poiché l’acqua sembra non prosciugarsi mai e la valle circostante è sempre (quasi) verde. Si narra che un eremita pio di nome Galtav scelse questo luogo per meditare all’inizio dell’era cristiana. Durante il tragitto di ritorno in città, potrete ammirare il Jal Mahal, una costruzione situata in mezzo a un laghetto, voluta dal Maharaja come luogo per fare pic-nic.
Una volta giunti a Jaipur, la capitale del Rajasthan, vi suggerisco di dedicare un paio d’ore per girare tra i famosi bazar della città prima della cena. La cena sarà servita in un ristorante e pernotterete nel bellissimo heritage hotel Pearl Palace
Dopo una deliziosa colazione, dedicherete la giornata alle visite nella “Città Rosa” con l’aiuto della vostra guida. Inizierete con una visita al City Palace, un imponente complesso di giardini, edifici e cortili realizzato in uno splendido stile architettonico rajasthani e moghul. Successivamente, esplorerete il Royal Observatory, un luogo di grande interesse. Il maharaja Jai Singh, da cui la città prende il nome, era un appassionato di astronomia e, con l’aiuto dei migliori astronomi dell’epoca, creò un osservatorio con meridiane, strumenti di orientamento e studio delle stelle davvero impressionante. Questo osservatorio, che si estende anche a Delhi e Varanasi, è il più grande e maestoso a Jaipur. Le bizzarre strutture disseminate in un parco sembrano provenire da un quadro di De Chirico.
Non mancherete di ammirare anche l’Hawa Mahal, noto come il Palazzo dei Venti. Dietro le sue finestre traforate, le mogli dei maharaja, le concubine e le donne di corte potevano osservare la vita della città e del bazaar, poiché erano rinchiuse nel palazzo reale e non avevano contatti con l’esterno. Capirete così perché Jaipur è chiamata la “città rosa”. La maggior parte dei palazzi e delle case nella città vecchia è dipinta di un vivace colore “terracotta” (che potrebbe essere immaginato come rosa). Il creativo sultano Ram Singh, per impressionare Edoardo VII durante la sua visita dall’Inghilterra, fece dipingere tutta la città di rosa. Da allora, la città viene periodicamente ritinteggiata. Jaipur è famosa anche per i suoi vivaci bazaar, dove potrete immergervi nel caos allegro della città. Vi consigliamo vivamente di farsi lasciare dalla guida nell’area dei bazaar e prendervi il vostro tempo per esplorarli. Successivamente, potrete rientrare in hotel a bordo di un tuc-tuc (questo servizio non è incluso nel prezzo, ma costa solo pochi spiccioli). Questo è solo un consiglio, ma è dato con affetto per coloro che desiderano esplorare autonomamente. Cena e pernottamento presso l’hotel Pearl Palace
Partenza di prima mattina e trasferimento con vostro autista in aeroporto a Delhi e volo di rientro in Italia. Si considera volo diurno con arrivo in Italia il giorno stesso della partenza. In base alle esigenze dei clienti ed alla scelta più opportuna della compagnia aerea la fascia oraria di arrivo potrà essere diversa. Il programma sarà modificato conseguentemente